Il Gioco d’Azzardo è un tipo di gioco che consiste nello scommettere denaro o altri beni di valore, allo scopo di ottenere una vincita su un evento il cui esito, in tutto o in parte, è determinato dal caso. Ciò significa che deriva da un numero così alto di cause da non poter essere previsto o influenzato. Ne consegue, che il gioco d’azzardo non si può né guidare né prevedere. Il calcolo delle probabilità non si può sfruttare per scoprire le leggi del caso e quindi quelle dell’azzardo (Treccani, 2016).
Giocare d’azzardo, di per sé, non è un comportamento patologico, ma può evolvere in patologia, quando diventa un comportamento reiterato in una persona vulnerabile. Si possono distinguere tre forme di gioco d’azzardo, che possono anche essere considerati tre stadi nel processo di evoluzione della patologia:
Il Gioco D’azzardo Informale e Ricreativo – è un comportamento fisiologico nell’essere umano in cui il gioco è saltuario, è motivato dalla socializzazione e dalla competizione, porta ad una spesa contenuta;
Il Gioco D’azzardo Problematico – è un comportamento che mette a rischio la salute psicofisica e sociale dell’individuo e che può avere una possibile evoluzione prognostica negativa verso una forma di malattia. Nel comportamento problematico, il gioco è periodico e determina un aumento sia del tempo trascorso giocando sia delle spese dedicate al gioco;
Il Gioco D’azzardo Patologico – è una malattia neuro-psicobiologica, in cui il comportamento di gioco è quotidiano o intensivo, sono presenti il craving, cioè il desiderio incontrollabile di giocare, e l’insorgenza di sentimenti di inquietudine quando si è impossibilitati a giocare, le spese dedicate al gioco diventano elevate con conseguenti indebitamenti.