
Essere leggeri,
Essere leggeri, ma cosa significa davvero?
Superficiali, poco attenti, non coinvolti ?
Calvino scriveva di planare sulla vita con leggerezza senza macigni sul cuore.
Credo che questa espressione sia meravigliosa.
Anche solo leggerla e pronunciarla in silenzio, nella mente, crea una sensazione di libertà.
Immagina un gabbiano che plana, sereno, sul pelo dell’acqua senza nemmeno sfiorarla.
Quanta forza e armonia e leggerezza in quei movimenti.
Ecco.
Sentirci gabbiani che raggiungono l’acqua, lo scopo della nostra giornata, nel nostro vivere quotidiano.
La distanza dai nostri impegni, le nostre preoccupazioni, sarà sempre la stessa.
Quello che cambierà sarà la nostra modalità di approccio.
Senza sforzo, senza dispendio di energia inutile , senza ansia preventiva.
Solo con ciò che serve.
La consapevolezza di fare del nostro meglio.
Come il gabbiano che arriva all’azzurro del mare senza preoccuparsi di quanto grande e immenso sia, o di quanto possa essere lontana la riva, ma semplicemente seguendo l’armonia del volo.
Quindi, ripuliamo le nostre ali da pesi inutili, pensieri e preoccupazioni eccessive che possano solo appesantire il nostro volo e lanciamoci .
Respiriamo e lanciamoci.
Quanto sarà più bello volare.
Magari avendo anche il tempo di guardarci intorno senza perdere i dettagli meravigliosi della vita che ci scorre a fianco.